Solo il più saggio e il più stupido non cambiano mai.
Confucio

Solo il più saggio e il più stupido non cambiano mai.
Confucio
Probabilmente conosci già la potenza di queste due semplici parole: mai più. Hanno la forza di cambiare il corso della vita perché, nel momento stesso in cui le pronunci, qualcosa scatta nell’intimo più profondo.
Immagina a come ti sei sentita/o dopo aver dichiarato il tuo amore a una persona, e questa ha reagito con freddezza. Scommetto che la sensazione iniziale è stata tremenda, e le giornate seguenti non siano state idilliache (probabilmente le definirai tra le peggiori di sempre) fino a quando, guardandoti allo specchio, ti sei detto/a “mai più”.
Mai più. Quando giungi a pronunciare con convinzione queste due parole avviene la svolta, e la consapevolezza aumenta. Ma per arrivare a ciò devi prima prendere quello schiaffo morale che permette il cambiamento.
Nella mia vita, di schiaffi morali, ne ho presi un bel po’, e posso ricondurli tutti a un’unica sensazione: l’umiliazione.
Prima di pronunciare le fatidiche parole “mai più” ho sempre attraversato una fase di scoramento in cui, oltre a sentirmi patetico, ho vissuto con intensità proprio l’umiliazione, e lo rivendico. Lo rivendico perché è proprio nell’istante in cui penso ”sono una m…” che, guardandomi allo specchio, riesco a pronunciare le parole “mai più” e risollevarmi dal pantano in cui ero sprofondato. Raddrizzo le spalle, mi scruto attentamente gli occhi, e prendo quella decisione che, fino a poco prima, mi terrorizzava.
E di “mai più” ne ho pronunciati nella vita, non tanti, ma tutti custoditi gelosamente. L’ultimo, a esempio, è arrivato stamattina mentre meditavo dopo l’ennesima umiliazione, e ha portato con sé una frase che mi accompagna da anni:
quando tocchi il fondo c’è un’unica azione che puoi compiere: risalire
Me la regalò un terapista circa tre lustri fa. Era un periodo in cui vivevo come un automa. Mangiavo tanto per riempire il vuoto dovuto alla fame; lavoravo senza sosta; e durante il fine settimana dormivo fino a 14 ore filate. Se non ci fosse stata la sveglia che mi ricordava gli obblighi lavorativi credo sarei rimasto per sempre avvolto nelle lenzuola. Per fortuna le parole della mia migliore amica, e l’aiuto di mia sorella, mi permisero di incontrare il terapista che, sul finire della seduta disse «quando tocchi il fondo c’è un’unica azione che puoi compiere: risalire. Ora sei pronto per tornare alla vita, e la prossima volta che ci rivedremo sarà per farci un birra». Poco prima delle sue parole pronunciai un intenso «mai più» che mi diede una scarica di adrenalina come poche altre. La stessa scarica provata stamattina dopo una giornata in cui l’umiliazione mi aveva ridotto a uno straccio.
«Una volta, per meditare, ho passato un giorno intero senza mangiare e una notte senza dormire. È stato inutile, meglio studiare». Confucio
P.S. Sono convinto che le parole “mai più” siano impareggiabili, e che valgano più di qualsiasi consiglio, o tipica frase da social-guru. Valgono più di ogni altra cosa perché provengono dalla persona più importante: me stesso. E auguro, a te che leggi, di arrivare alla consapevolezza ideale per pronunciare un intenso “mai più” perché, in quel preciso istante, il corso della tua vita muterà direzione.