i miei occhi

Stamattina guardavo i miei occhi allo specchio. E nello scrutarli, oltre al verde acqua intenso, leggevo i pensieri annidati nell’iride.

Non sono un tipo da autocelebrazioni, sarei più propenso a rimanere defilato o a non prendermi mai sul serio (è un modo per rimanere coi piedi per terra, e per scansare paure e timori), comunque, leggevo i pensieri attraverso il filtro dell’iride, e mi sono detto: «hai creato qualcosa di bello, e di diverso» – riferito al mio ultimo libro: Viscerotica.

Prima di investire tempo e denaro in questo progetto ho rifiutato 4 proposte da parte di case editrici, l’ultima in ordine cronologico specializzata in poesia italiana e internazionale, perché due erano indecenti, le altre perché non soddisfacevano a pieno le mie esigenze.

Ci crediate o meno, ho dedicato tre anni a questo piccolo e intenso volume, modificando versi e scartando poesie che, a ben vedere, erano poco inerenti all’idea primigenia.

Sì, i miei occhi dicevano questo stamane, e narravano di come sia giunto a pubblicare un simile lavoro attraverso travagli e pensieri messi a nudo.

Viscerotica è nata in un periodo, uno dei più intensi e dolorosi [lavorativamente parlando].

Ero impantanato in un lavoro in cui subivo mobbing e, ciliegina sulla torta, mi sentivo con una persona che, inconsapevolmente, mi “impediva” di essere me stesso. Un ex rappresentante sindacale sottomesso a lavoro, e in procinto di rotolare verso una storia che lo stava per soffocare… niente male come premessa per un nuovo lavoro letterario!

Viscerotica è nata lì, nel momento in cui mi sono detto «mai più» e, guardandomi allo specchio come ho fatto stamane, ho lasciato liberi i pensieri, le paure, i disagi. E in quel marasma che vorticava nella mia testa è uscito un unico suono: Viscerotica.

È nato prima il titolo, poi la “letteral-cosa” che conclude il volume. È nato il bisogno impellente di riprendere energie, ed esternare ciò che, fino al punto di rottura, avevo tenuto soffocato e represso.

E da questo inizio doloroso, e intenso, settimana dopo settimana sono venute alla luce poesie che parlano di sessualità, e di corporalità. Di sentimenti denudati, e di desideri urgenti.

Viscerotica è una silloge sul desiderio maschile (il mio lato maschile), e sulla carnalità perché, lo si accetti o meno, è nella carne che il desiderio si manifesta, e si fa concreto.

Il desiderio si fa carne, che a sua volta si fa poesia; la poesia si fa me, che a mia volta mi faccio sensualità.

I miei occhi verde acqua dicevano tutto ciò stamane, e potrei sintetizzare questa serie di pensieri con un’unica parola: Viscerotica.

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i miei occhi

Viscerotica

Il nuovo libro di Alessandro Chiesurin

Viscerotica, con le sue poesie, racconta il rapporto di coppia fatto di eccessi, e sfumature. Con versi dolci e delicati, sfrontati e passionali, Viscerotica ti accompagna nell’erotismo morbido e sensuale per mostrare ciò che a volte desideri, ma non osi confessare.

Viscerotica è il lato raffinato del proibito e, poesia dopo poesia, ti seduce l’anima.


Immagina di spiare attraverso il buco della serratura.

Un brivido ti pervade la schiena, e la paura d’essere scoperto/a ti eccita tanto quanto l’ammirare il proibito.

Viscerotica è l’occhio che si dilata nello scoprire il segreto di ciò che gli è sempre stato negato.

Viscerotica è lo sguardo sull’istante in cui desiderio e curiosità si fondono in un unico caloroso abbraccio.

Viscerotica è la silloge della carne e del desiderio; della decadenza, e della passione.

Leggila, e il tuo sguardo su erotismo e poesia scorgerà nuovi orizzonti!

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Viscerotica, il nuovo libro di Alessandro Chiesurin, con le sue poesie, racconta il rapporto di coppia fatto di eccessi, e sfumature. Con versi dolci e delicati, sfrontati e passionali, Viscerotica ti accompagna nell'erotismo morbido e sensuale per mostrare ciò che a volte desideri, ma non osi confessare.
Viscerotica è il lato raffinato del proibito e, poesia dopo poesia, ti seduce l'anima


Viscerotica, il nuovo libro di Alessandro Chiesurin, con le sue poesie, racconta il rapporto di coppia fatto di eccessi, e sfumature. Con versi dolci e delicati, sfrontati e passionali, Viscerotica ti accompagna nell’erotismo morbido e sensuale per mostrare ciò che a volte desideri, ma non osi confessare.
Viscerotica è il lato raffinato del proibito e, poesia dopo poesia, ti seduce l’anima. [CONTINUA]

A mia insaputa sono diventato il protagonista di un romanzo di Philip K. Dick!

Riesci a immaginarti in una realtà alterata?

Mi sono posto questa domanda diverse volte, senza però creare nella mente un’immagine nitida fino a quando, spolverando la libreria, l’occhio mi è caduto sui romanzi di Philip K. Dick. In particolare su Un oscuro scrutatore.

In questo libro (in sintesi) Bob Arctor è un poliziotto infiltrato in una comunità di tossici/spacciatori e, a causa di una tuta speciale indossata che nasconde l’identità (Bob se ne serve quando ricopre il ruolo del poliziotto!) e l’abuso di droghe, si ritrova a spiare i propri movimenti in un perverso gioco al contrario. Il poliziotto Bob pedina il tossico/spacciatore Bob non riconoscendo il proprio volto e le proprie gesta.

Bob vive un cortocircuito tra realtà e realtà alterata.

Dovunque andrai, ti si chiederà di fare qualcosa di sbagliato. È la condizione fondamentale della vita essere costretti a far violenza alla priopria personalità. Prima o poi, tutte le creature viventi devono farlo. È l’ombra estrema, il difetto della creazione; è la maledizione che si compie, la maledizione che si nutre della vita. In tutto l’universo.

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? – Philip K. Dick

E così, ripensando alla trama del romanzo, mi è venuto in mente lo scambio di messaggi avuto con Giorgia, un’amica romagnola. Parlando del più e del meno siamo giunti a elencare alcune situazioni di realtà alterata vissute negli ultimi mesi, con relative emozioni. Entrambi abbiamo provato:

  • senso di colpa nell’uscire per fare due passi;
  • dimenticanza della scoprire, e a volte del desiderio, dell’altro sesso;
  • percezione del “sentirsi criminali” se manifestavamo la necessità e il desiderio di vedere amici e parenti che vivono a decine, se non centinaia, di chilometri di distanza.

Sia chiaro, questi e altri pensieri sono stati passeggeri, a volte molto fugaci, ma in questo periodo di restrizioni si sono comunque manifestati, creando piccoli cortocircuiti nel nostro modo di essere e di viverci.

La realtà è quella cosa che, anche se smetti di crederci, non svanisce.

Philip K. Dick

E così mi ritrovo a vivere in un romanzo di Philip K. Dick in cui lotto contro situazioni e pensieri che, nonostante tutto, cercano di adattarsi a questa nuova realtà. E addentrandomi in questa realtà alterata, scopro che

Io stesso non sono un personaggio di questo romanzo: io sono il romanzo.

Un oscuro scrutatore – Philip K. Dick

E se io sono il romanzo ho la possibilità di riempire le pagine a seguire con la realtà che più mi calza e mi aggrada, impedendo che alcune imposizioni, o pensieri deviati, si impossessino della Mia Realtà!

P.S. questo pensiero è dedicato a chi, in questi mesi, ha lottato, o sta lottando, contro i propri demoni. Finchè hai la forza per lottare, hai anche le energie sufficienti per vincere.