È tutto bello, quando è nuovo.
È tutto nuovo, quando è bello.
Tutto nuovo/tutto bello.
Poi,
inaridisce;
la comparsa
della routine,
due punti:
l’implosione della bellezza!
Rimane lo scheletro;
uno;
e la morte
paura ti fa.

È tutto bello, quando è nuovo.
È tutto nuovo, quando è bello.
Tutto nuovo/tutto bello.
Poi,
inaridisce;
la comparsa
della routine,
due punti:
l’implosione della bellezza!
Rimane lo scheletro;
uno;
e la morte
paura ti fa.
Piegato da conati
di autentico terrore
fuggo dall’aberrante
me. È esangue
l’anima, tenue
nel pallore stanco
del mio corpo…
Vi leggi sconfitte?
Tra righe parallele
non mi accoppio mai;
traslo, solo,
nel fondo.
Ti desidero
inerme e spoglia
da retoriche
vesti. La curiosità,
tatuata a fior
di pelle, m’induce
a notturne polluzioni.
Penetrandoti, madido
soffio vitale,
godo:
osceni giochi,
perverse parole.
Con malizia
concediti;
con inganno
seducimi.
E per chi ha voglia di scoprire i miei lavori ecco due link:
Non piscia più
la fontana martirizzata,
l’incombenza spetta
ai fradici ciucchi.
Alcoliche molestie
si sgolano in lontananza
cianciando sconciamente
sotto portici stanchi.
E tu svolti,
direzione Loreto,
infossato nelle spalle
lucide di pioggia,
tallonando una nitida visione
del domani che sarà.